“Divorziare con stile” nell’accogliente casa di Luca

Quando, attraversando un dedalo di vicoli del centro storico di Napoli, arrivi al numero 23, ti imbatti in un antico portale, con ai lati due paracarri in pietra, posti a protezione degli spigoli dell’antico e pesante portone del palazzo. Nel momento in cui il portone si apre, ti aspetti di entrare nel cortile di un palazzo ottocentesco.

Invece no. Superato il grande e pesante portone, ti trovi di fronte un palazzo, evidentemente ricostruito nel dopoguerra, con una sequenza di “case a ringhiera”, che, più che somigliare ad una costruzione napoletana richiama le tipiche costruzioni milanesi.

L’appartamento di Luca Signorini, il primo violoncello del Teatro di San Carlo ed autore di “Rovine”, un bellissimo romanzo scritto da un romano sulla musica e sullo smisurato amore per la città di Napoli, si trova al secondo piano del palazzo. Cosa siamo venuti a fare a casa di Luca? Perché Luca ha voluto invitare un certo numero di amici a casa sua? No, non per festeggiare un compleanno, una promozione o il successo di una sua opera musicale o letteraria. No, Luca e la sua gentile signora hanno messo a disposizione la loro elegante ed accogliente dimora per parlare di letteratura, di libri, di un libro in particolare.

In Italia, paradossalmente, al moltiplicarsi degli scrittori, si stanno rapidamente estinguendo i lettori, ma, se sei uno scrittore, i tuoi libri di solito li presenti in libreria. Se sei un autore importante vai in un teatro. A volte sono le associazioni culturali o i club di lettori che organizzano la presentazione del tuo libro. La tua presenza in carne e ossa di sicuro fa la differenza quando si parla del tuo libro, perché la possibilità di incontrare direttamente l’autore e di ascoltarne la voce, senza alcun filtro, coinvolge molto di più i lettori in uno scambio reciproco. Dopo questo scambio, alcuni lettori permettono al tuo libro di entrare dentro alla loro casa.

Librerie, circoli culturali, teatri, non sono, però, gli unici posti indicati per la presentazione dei libri. Da qualche tempo c’è un passa parola che consente di far entrare i libri ed i loro autori nelle vinerie, nelle osterie, e, perché no, nelle abitazioni private. E la sera dello scorso cinque febbraio è stato Luca ad aprire la sua casa, arredata con gusto, alla presentazione di un libro.

Ma quale autore - e con quale libro - ha trovato le porte aperte della casa di Luca? Certamente non uno scrittore qualsiasi. A varcare, con le sue pagine, la soglia della casa di Luca è stato addirittura Diego De Silva, il noto scrittore napoletano, autore di numerosi romanzi dai diversi generi. Qui De Silva, che di presentazioni ne ha certamente fatte tante, ha portato il suo ultimo esilarante “Divorziare con stile”, Einaudi editore, ed il suo impacciato, un po’ imbranato avvocato Malinconico. Un’atmosfera magica, niente tavoli, microfoni, ingessature, distanze, ma l’autore tra il pubblico, uno del pubblico, un altro lettore. Domande a raffica, confronto, battute simpatiche circa alcuni aneddoti e personaggi del passato e molte pietre nello stagno: è tradimento se sorprendi tua moglie a chattare con uno sconosciuto? Ed il dibattito a tratti si fa serio, perché quello dei social è un mondo che ci ha tirati così rapidamente dentro senza darci il tempo di capire bene come funziona.

L’originale idea delle “letture a casa” – e quella a casa di Luca non è l’unica - è venuta a Dario Colicchio, che con la sua Associazione Livia Dumontet (http://www.liviadumontetonlus.it/lassociazione.html) è impegnato nella promozione del libro. Un’associazione meritoria, impegnata a diffondere quanto più possibile, nelle fasce disagiate della popolazione, la cultura del libro, attraverso l’istituzione di borse di studio, da assegnare a studenti meritevoli, ma bisognosi, vincitori di concorsi letterari, oltre alla creazione di biblioteche e ludoteche per bambini nelle scuole di periferia.

Così De Silva, nell’accogliente guscio della casa di Luca, ci ha simpaticamente e con ironia condotti dentro alle avventure/disavventure di un Malinconico che prova ad essere sé stesso, mentre “spara battute a raffica”, costringendo il lettore a seguirlo ovunque egli vada. Alla fine, una gustosa cena, con ottimi vini, e l’occasione per chiacchierare con qualche amica, ma sempre di libri e di letture. Appuntamento alla prossima dimora, alla prossima lettura. E c’è chi ha già messo a disposizione casa sua.