ECHI DA UN DESTINO SOSPESO di Virginia Bernardi

Parto da dove il romanzo termina, senza però correre il rischio di svelare nulla di un racconto che è anche un thriller.
Quando leggi un romanzo e ti capita di avvertire una certa commozione, leggendo le ultime righe, allora vuol dire che quel romanzo, quelle parole, seppure inventate, hanno saputo toccare i punti giusti della tua sensibilità:

«[…] Guardi […], io sono questo tra Maddalena e Salvatore. Sono Franco sono tornato dall’Africa proprio per assistere a questo momento e, a proposito […], avrei una storia da raccontarle…».
Qui, in queste ultime parole del romanzo di Virginia, è come se la storia, tutta la storia si riannodasse, per ricominciare. Ce lo dirà l’autrice se e come questa storia ci farà percepire altri echi…
Intanto, attraverso la sua narrazione, ci sono giunti gli echi di un tempo passato, che si intrecciano con un presente molto diverso, ma che non ha perso i significati delle incoscienze giovanili, i valori, gli amori, le angosce, le amicizie, le passioni, la morte, il mistero delle storie antiche e gli imbarazzi, “le parole nemiche” di chi, nei momenti difficili, dovrebbe starci vicino e, invece, se ne va. E Camilla, nonostante sia “manipolatrice di parole”, in certi momenti non ne sa trovare neanche una.
Qui la narrazione della storia delle Tigri ruggenti, un gruppo di quattro amici che si trova di fronte a problemi più grandi di loro e li affrontano con quell’incoscienza tipica dei giovani, viaggia sovrapposta a quella recente di Camilla e della sua vita.
Questa vicenda delle Tigri ruggenti riconduce quelli della mia età e condizione sociale ai tempi dell’adolescenza. Chi di noi, negli anni dell’adolescenza, non ha fatto parte di una “banda” che si contrapponeva, a volte anche in modo incoscientemente cruento, a quella del rione vicino?
Nelle nostre adolescenze ci sono state Tigri ruggenti che, con l’incoscienza giovanile, si sono scontrate con gli inglesi. Chi non ha avuto uno o più luoghi in cui ritrovarsi? E quanti di noi, figli di povera gente, come Salvatore, Valerio e Franco, non hanno avvertito le differenze sociali con i notabili del loro paese? I portoni dei loro palazzi erano chiusi, chiusi anche dai pregiudizi che le condizioni sociali determinavano. Così come erano preclusi i rapporti tra figli di poveri e figli di ricchi. Quindi, questo di Virginia e della banda delle Tigri ruggenti è anche un viaggio antico in ciò che siamo stati.
“Echi da un destino sospeso” è un romanzo che viaggia su due piani paralleli e che ad un certo punto, con i destini dei personaggi, sapientemente inventati dall’autrice, in una trama avvincente e mai banale o scontata, si incrociano con quelli della protagonista Camilla. La narrazione si muove precisa nella descrizione dei luoghi, che da un piccolo paese sulla costa calabrese giunge sino sulle colline umbre, passando per la capitale e le suggestive terrazze sul mare di Positano.
Camilla e Valerio Galardi sono davvero i protagonisti di questo romanzo? Oppure lo sono un po’ tutti: Maddalena, Franco, Salvatore (che insieme a Valerio sono i componenti delle Tigri ruggenti).
Lo è Nicolò (l’uomo che capita per caso tra i piedi di Camilla e ci resta)? Camilla è una giovane donna che dopo un periodo travagliato con il compagno Roberto, sta attraversando un periodo di profonda crisi non solo sentimentale, ma anche professionale. A causa del naufragio del rapporto con il compagno, Camilla non riesce più a trovare storie, idee, fantasia per continuare a scrivere.
A volte gli uomini e le donne hanno i loro egoismi. Quello che è successo tra lei ed il suo compagno non può essere digerito così con leggerezza e si chiude dentro di sé. Finché una sera d’estate …
Rispondere, irrazionalmente, ad una e-mail di uno sconosciuto che ci propone un incontro, a volte è un rischio, altre volte può significare aprire orizzonti nuovi. Scoprire le storie di altri e connetterle con le nostre, con le nostre angosce, con le insoddisfazioni e possono aprire varchi nelle nostre esistenze.
La storia di Valerio, gli echi di un amore passionale, ma innocente, puro, di un tempo, che per l’avidità di un padre appartenente ad una borghesia che non può mischiarsi con i figli della povera gente, le imposizioni a Maddalena ed una strana e finanche bizzarra storia di adolescenti, arrivano sul taccuino di Camilla e finiscono per intrecciarsi con la sua vita. E piano piano Camilla recupera fiducia in se stessa, trova parole. E questa volta sono parole amiche.
Negli echi del passato c’è anche un tesoro nascosto. Ma dove può condurre una misteriosa valigia piena di lingotti d’oro proveniente non si sa da dove, se non a tragedie, morti e sofferenze? Ma è proprio così?
C’è un lieto fine in questo romanzo? Forse si, forse no! A prevalere, però, in ogni pagina del romanzo di Virginia Bernardi è l’amore e la passione per le storie, perché qui, come nella vita, tutti abbiamo una storia.


ECHI DA UN DESTINO SOSPESO
Virginia Bernardi
Eretica Edizioni
Pag. 145
€ 14,00
ISBN 978-88-3344-043-9