OMISSIS 01 - La vera storia di Rosa Amato, camorrista per vendetta, pentita per amore

Il prossimo 5 giugno, alle ore 17:00 presso la libreria Feltrinelli di Caserta sarà presentato OMISS 01, l’ultimo libro di Fabrizio Capecelatro. A discuterne con l’autore sarà il Procuratore Aggiunto Antonio D'Amato, il giornalista de Il Mattino Claudio Coluzzi, la referente di Libera Caserta Rossella Calabritto ed io.

Fabrizio Capecelatro non è solo un giornalista. Fabrizio è anche un bravo scrittore. E non è uno scrittore qualsiasi. È uno scrittore che le storie da trattare nei suoi libri se le sceglie con cura e le sue scelte non sono mai scelte semplici. Sono storie difficili da raccontare. Sono le storie di uomini e di donne che un tempo hanno scelto la strada sbagliata. Sono le storie dei criminali, che nel loro percorso hanno poi scelto la strada della collaborazione con la giustizia. Sono storie selezionate con cura e la sua, diciamolo subito, è una scelta coraggiosa. Coraggiosa, perché non tutti sono disposti ad ascoltare il racconto di chi ha ucciso decine di persone.

La narrazione di Capecelatro, però, ha il pregio di non lasciare carta bianca a chi parla con lui. Quando Capecelatro si pone davanti alle persone che un tempo sono state dei criminali ha il merito e la capacità di tenere lui il microfono in mano.

Il suo primo lavoro è stato Lo Spallone – Io Ciro Mazzarella, re del contrabbando, pubblicato nel 2013 per la casa editrice Mursia. Nel 2017, per la ABE Editore, ha dato alle stampe Il sangue non si lava – Il clan dei Casalesi raccontato da Domenico Bidognetti. Sono lavori importanti che ci consentono di capire meglio cosa siano le organizzazioni criminali di tipo mafioso, come agiscono, quali sono i loro interessi, dove si rifugiano, con quali complicità. Insomma, il nemico se c’è, lo devi conoscere e se lo osservi dall’interno ne comprendi meglio le dinamiche e puoi adottare, come singolo, ma anche come società, le giuste contromisure per non lasciarti coinvolgere o attrarre da certi modelli e da certi mondi.

Certo la questione dei collaboratori di giustizia è un argomento molto delicato che attiene essenzialmente al rapporto tra il delinquente e lo Stato, che in cambio della concessione di alcuni benefici e sconti di pena riceve, come contropartita, una serie di informazioni utili per penetrare e provare a colpire adeguatamente le stesse organizzazioni. Altra cosa è, naturalmente, l’intima convinzione del pentimento, che non potrebbe prescindere dalla propria coscienza e soprattutto dal rapporto con le vittime. Qui però entreremmo in un ambito che nei libri di Fabrizio Capecelatro viene solo sfiorato, lambito e, in ogni caso, lasciato alla coscienza dei singoli. E poi non dobbiamo dimenticare che in Italia, nonostante che quelli che chiamano “pentiti” non piacciano a nessuno, la maggior parte dei processi di mafia sono celebrati proprio grazie alle informazioni che queste persone, sulla base di un contratto con lo Stato, forniscono all’autorità giudiziaria.

Ed è sulla stessa linea editoriale, che Capecelatro, di recente, ha pubblicato, con la casa editrice Tralerighe, il suo nuovo libro: Omissis 01. La vera storia di Rosa Amato, camorrista per vendetta, pentita per amore.

Con OMISS 01 è direttamente Rosa Amato, figlia di camorrista e camorrista a sua volta, che alla fine del suo percorso criminale sceglie di collaborare con lo Stato, a raccontarsi, ma lo stile è quello dell’autore, che – consapevole che quelle storie hanno determinato lutti molto gravi, mantiene dritta la barra sulla narrazione di una vita da dimenticare.

In una scrittura semplice, lineare, capace di far comprendere anche i delicati meccanismi giuridici dell’istituto del collaboratore di giustizia, con profonda umanità, si percorre la Vita di Rosa Amato poco più che adolescente, studentessa di giurisprudenza, con le sue ambizioni, le sue aspettative. Dentro ad una vita normale, però, ad un certo punto si insinua un episodio, la morte violenta del fratello Carlo in una discoteca di Santa Maria Capua Vetere. Una morte per la quale a causa di complicità, omissioni ed omertà non verrà mai trovato l’autore. L’autore dell’assassinio si presume fosse stato il rampollo di una famiglia di criminali che in provincia di Caserta ha fatto il bello ed il cattivo tempo, una famiglia del clan dei casalesi, la famiglia degli Schiavone di Casal di Principe.

Se quello che Rosa Amato racconta a Capecelatro è la verità (ed io non ho nessun elemento per non dare credito alla sua storia), allora ecco che questo libro ci fa davvero capire che la criminalità, anche quella organizzata, da un momento all’altro può entrare nella vita delle persone e stravolgerla del tutto.

Certo, il modo di reagire ad una ingiustizia non dovrebbe essere mai quello dente per dente. È una questione di scelte. Rosa Amato, probabilmente spinta da un padre già dentro a certe logiche, fa la scelta sbagliata. In questa storia, tra le righe di Omissis. 01, c’è sostanzialmente un aspetto che ci deve far riflettere e cioè che a volte la rottura dell’equilibrio di una vita passa per una scelta. La storia di Rosa Amato non è certamente l’esempio da seguire, ma la sua storia, l’intera sua esistenza, una lezione ce l’ha certamente data. Omissis 01 è un libro che Capecelatro dedica alle vittime, proprio perché vuole essere un invito a non reagire come ha reagito Rosa Amato.

E se in questa storia troviamo poliziotti che, nonostante il giuramento di fedeltà alle istituzioni, scelgono di stare dalla parte sbagliata e puliscono il sangue di Carlo, ritardano i soccorsi, troviamo anche l’altra faccia delle istituzioni, che ha sempre quella dei poliziotti che si occupano di accudire la figlioletta di Rosa, quando viene arrestata. Scelte, scelte diverse, che ci fanno ancora più distinguere tra il bene ed il male.

di Paolo Miggiano

OMISSIS 01
Fabrizio Capecelatro
Editore: Tralerighe
Pagine 145
€ 13,00