Oggi, 23 settembre ricorre il trentanovesimo anno dall’assassinio del giornalista Giancarlo Siani. Circa mezzo secolo è passato, eppure a noi sembra che quel crudele assassinio sia stato compiuto ieri. Il merito di questa attualità è in primo luogo da attribuire ai suoi scritti, autentici, che lo tengono vivo e tra noi. Scritti che rappresentano – come sostiene l’editore IOD con i suoi fondatori Francesco e Pasquale Testa che li hanno pubblicati dapprima in un cofanetto sotto il marchio Phoebus e poi in un unico volume con IOD - un lascito intellettuale e professionale del giovane giornalista, ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1995 sotto casa sua in via Vincenzo Romaniello, per quello che aveva scritto sul quotidiano Il Mattino e molto probabilmente per ciò che aveva già scritto ma non ancora pubblicato.
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