Premio Letterario Fortuna

Un momento della premiazione al Premio Letterario Fortuna con Antonio V. Gelormini e Maria Passaro.

A TESTA ALTA premiato così: "Cantare, attraverso la narrazione letteraria, la storia “epica” e drammaticamente moderna di un impegno civile e di un sacrificio fatale, a cui Federico Del Prete decise - con responsabile consapevolezza - di “immolarsi”, nella speranza di abbracciare il destino comune a ogni “seme”: quello di “Dover morire, per potere dare frutti!” Paolo Miggiano lo fa con “A testa alta”, raccontando con Gennaro - figlio di Federico - una sorta di resistenza alla camorra.

Una retrospettiva d’autore, che restituisce all’emozione diffusa l’orgoglio civico di un eroe dei nostri giorni e dei nostri quartieri. Un modello narrativo, che si dipana lungo la relazione padre-figlio, che Miggiano riprenderà con successo, invertendo ruoli e protagonisti, in “Ali spezzate”: con Annalisa e Giovanni Durante e la testimonianza che - in qualche modo - quel seme ha dato frutti dal sapore del riscatto e dalla sana e quotidiana fibra della resistenza nei dedali sociali delle nostre indistinte architetture cittadine".