Il tour estivo della mia narrazione

È estate. È tempo di vacanze, ma anche tempo per leggere di più e nello stesso tempo continuare a viaggiare. Viaggiare in altre storie, in altri luoghi, in altre narrazioni, in altre emozioni. NA K14314, Alessandro Polidoro Editore, è, appunto, il racconto di un viaggio. Di un viaggio molto particolare.

È un racconto che è stato scritto per continuare un viaggio. Un viaggio nella memoria e sulle strade della Méhari di Giancarlo Siani. NA K14314. Quindi, quest’auto, che neanche la mafia ha potuto fermare, non poteva che continuare a viaggiare e a raccontarsi anche d’estate.

Il mese di luglio è stato un mese intenso per la mia narrazione. Abbiamo iniziato, infatti, il primo giorno del mese a Castiglione di Garfagnana, dove con l’editore Andrea Giannasi, davanti ad un pubblico numeroso ed interessato, abbiamo parlato di “La guerra di Dario. Vivere e morire a Napoli”.

Con NA K14314, poi ci siamo ritrovati il 7 luglio, con Teresa Lanna, allo storico Chalet Genovese di Piazza Vanvitelli di Caserta. Il viaggio è proseguito per l’Emilia Romagna, lungo la via Emilia, dove la Mèhari di Giancarlo era stata a lungo ospitata l’anno precedente in un intenso tour di sensibilizzazione sostenuto dalla CGIL dell’Emilia Romagna. Ha incontrato i lavoratori della CGIL di Bologna il 9 luglio, per poi proseguire l’10 nella storica sede della CGIL di Reggio Emilia e, quindi l’11 a Ravenna ancora in un bar, perché un libro si può leggere anche al bar. In questo tour emiliano romagnolo mi hanno accompagnato la professoressa Stefania Pellegrini, Mirto Bassoli della CGIL dell’Emilia Romagna, i giornalisti Paolo Bonacini e Serena Bersani. Sempre con il sostegno della CGIL le parole di NA K14314 hanno proseguito il viaggio sulle frequenze di Radio Articolo Uno, la radio della CGIL nazionale.

Particolarmente emozionanti e partecipate sono state le tappe del tour letterario che NA K14314 ha percorso in Salento, accompagnato dai miei amici Paola Bisconti e Brizio Montinaro. La prima, quella al suggestivo Porto Museo di Tricase il 15 luglio con la voce di Pasquale Santoro, poi a Minervino di Lecce il 28 luglio con il sindaco Fausto De Giuseppe, Cosimo Schirinzi e la giovane voce di Arianna Montinaro il mio viaggio è arrivato lì dove più di quarant’anni fa era partito. Il 29 luglio la tappa è stata al Palazzo che fu del poeta Girolamo Comi, dove si sono aggiunti Simone Coluccia e la coinvolgente voce di Guido Ruberto.

Ma il viaggio di luglio ha toccato altre tappe come quella del 22 luglio con il mio amico Paolo Masia e i ragazzi dei campi estivi di libera all’interno del bene confiscato ad un clan di Afragola ed ora intitolato al sindacalista ucciso dalla camorra Antonio Esposito Ferraioli e quella del 26 luglio con Tina Cioffo in un bene confiscato ad un clan di Casapesenna.

A luglio ho trovato il tempo per parlare di un altro mio libro “Ali spezzate” nell’ambito della tappa regionale del concorso di bellezza, “La Venere d’Italia”, che si è tenuto a Casoria, perché Annalisa Durante, uccisa dalla camorra a soli quattordici anni, poteva continuare a volare e poteva sognare di sfilare e vincere.

Infine il 31 luglio ho chiuso l’intenso mese letterario al Palazzo della Cultura di Poggiardo, sempre nel mio Salento, con la storia di Federico Del Prete, narrata in A testa alta, per la Di Girolamo Edizioni. Con me Paolo Rausa - salentino come me - e Gennaro Del Prete.

Ora un breve periodo di vacanza, ma il viaggio continua… Continua, perché occorre scrivere altre parole. Cogliere altre emozioni. Qui l’imperativo è continuare a percorrere le strade della Méhari. Proseguire il viaggio. Non fermarsi. Non fermarsi neanche davanti ai dubbi e alle zone d’ombra. Continuare a diradare le nubi, a cercare la verità. Non importa chi sale su questa spiaggina. L’im- portante è che chi metterà le mani su questo sterzo, le metta con la consapevolezza di far camminare un messaggio, la passione di un’idea. Un’idea di libertà.

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