Cronaca di un giorno da incorniciare tra memoria e passione civile

Quella di ieri, 18 dicembre 2019, è stata una di quelle giornate che fermano le emozioni e segnano le esistenze.

Con le emozioni nel cuore, nel pomeriggio siamo a Nola, presso la Salumeria Quarantotto, all’appuntamento con i giovani giuristi di aiga50, l’Associazione Italiana Giovani Avvocati. Qui, intorno a il Tè Giuridico Letterario, un format perfettamente allineato con #discorsiindivenire, la rassegna letteraria itinerante ideata dalla stessa Alessia Guerriero e che ci sta conducendo in giro a narrare parole nei luoghi non tradizionalmente deputati alla diffusione della letteratura. Il luogo, dall’atmosfera soffusa e sospesa ed elegante e le persone lì incontrate intorno ad un té, non potevano che essere quelle giuste per dare spazio alla prima presentazione della nuova edizione de mio libro “L’altro casalese. Domenico Noviello, il dovere della denuncia” Di Girolamo editore che, in una nuova ed aggiornata versione, con qualche precisazione in più, con qualche ringraziamento in più, con la prefazione del Presidente della commissione parlamentare antimafia, Senatore Nicola Morra e suggellato nelle considerazioni del magistrato Raffaele Cantone, sarà di nuovo disponibile in tutte le librerie nei primi giorni di gennaio del nuovo anno.

Qui, nella Salumeria Quarantotto gremita da giovani giuristi, “L’altro casalese”, con il suo carico di emozioni e di memoria personale e collettiva, si è sentito a casa, si è sentito di stare #dallapartegiusta e, ancora una volta, è stata la voce dolce, professionale e appassionata di Alessia Guerriero a dare consistenza alle parole e dalla quale ha preso il là il dibattito intorno ad una storia, quella di un imprenditore coraggioso, Mimmo Noviello non ancora sufficientemente conosciuta.

Intorno alle parole lette da Alessia, coordinati dal giornalistaNicola Alfano, abbiamo discusso con il presidente di aiga50, Tommaso Tafuro e con l’esponente della Federazione Antiracket e antiusura di Pomigliano d’Arco Salvatore Cantone. Se le nostre parole sono state di indignazione per l’ingiustizia che in vita e in morte ha dovuto subire un uomo come Domenico Noviello, quelle delicate, ma ferme, della figlia Mimma, presente come sempre quando si parla del padre, sono state quelle che hanno fatto la differenza, commuovendo tutti noi. La dignità del dolore che Mimma ha vissuto e vive l’ha saputa trasmettere ad una platea di giovani giuristi, i quali non hanno potuto che apprezzare il suo pensiero di vittima della camorra che, a differenza di tanti altri, non chiede vendetta e non concede neanche perdono, ma si affida, come ha fatto in questi lunghi undici anni, alla legge ed alla sua interpretazione.

In serata il nostro impegno, di Alessia e mio, si è spostato a Napoli, in una pizzeria del centro storico di Napoli, dove intorno al libro La rivincita del cuore, una raccolta di testimonianze e racconti di vari autori e curato da Emilia Ferrara, si è tenuto un incontro di beneficienza a favore dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA). Un modo per stare vicino a chi è affetto da questa grave malattia ed aiutarli ad avventurarsi in un viaggio il cui destrino è incerto, ma è necessario intraprendere, anche se “quando la vita la vivi a testa in giù, decidere non è sempre facile”.

 

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In una giornata come questa, scoprire che qualcuno condivide il tuo stesso cammino e senza alcun interesse ti segue e dà voce e senso a ciò che fino ad oggi hai scritto e fatto, non puoi che consideralo un privilegio che la vita ti concede.